venerdì 17 ottobre 2025

Le Ricette dello Strigozio. Insalata e ciliegie

Nel primo processo alle streghe di Cassano d’Adda, una delle povere donne accusate e interrogate, ovvero Cossina da Groppello detta Formiga, rivelò di aver visto nel bosco Tuneda la Steffanina da Ferrara – imputata nel secondo processo – con altre streghe, mentre “prendevano cibo da ciliegie e insalata come facevano i demoni”.
Forse Cossina intendeva che le donne nel bosco mangiavano ciliegie e insalata separatamente, ma ho comunque voluto trarre una gustosa ricetta, perfetta per lo strigozio estivo e per magiche cene fra streghe e spiriti.

mercoledì 15 ottobre 2025

I processi alle streghe di Cassano d'Adda. Parte seconda

I Processi alle streghe di Cassano d’Adda
Frammenti di tradizione stregonica nel secondo processo


Dallo studio dello storico Tullio Bazzi, che riporta alcune parti del processo alle streghe svoltosi nel Castello Visconteo di Cassano d’Adda nel 1520, vorrei trarre alcuni dettagli interessanti per lo studio sulla stregoneria storica e sulla tradizione magica del territorio.
Innanzitutto scopriamo i luoghi in cui le presunte streghe si incontravano. Uno in particolare era il bosco Tuneda, come riportato nel primo processo da Cossina detta Formiga, che disse “di aver visto la succitata Steffanina in un luogo chiamato Tuneda ai confini di Groppello, Inzago e Cassano dove prendevano cibo da ciliegie e insalata come facevano i demoni.” Inoltre, “oltre il fiume Adda danzavano smodatamente assieme ai demoni”. (1)

I processi alle streghe di Cassano d'Adda. Parte prima

I processi alle streghe di Cassano dAdda
Accenni al primo processo e i roghi di Leonarda, Petrina e Vanina la Zoppa


Il territorio storico lombardo della Martesana si sviluppa attorno al Naviglio Martesana – o Naviglio della Martesana – che nasce dal fiume Adda e si snoda serpentino per una quarantina di chilometri, passando attraverso e accanto diversi paesi come Inzago, Cassano d’Adda, Groppello e Canonica d’Adda. Proprio in questa zona, tra la fine del 1519 e l’inizio del 1520 si scatenò una caccia alle streghe che si sviluppò con l’istituzione di due processi per stregoneria dagli esiti completamente opposti. Del primo processo non è rimasta alcuna documentazione, mentre del secondo – avviato come conseguenza delle accuse scaturite dal primo – il faldone conservato presso la Curia di Cremona venne accuratamente analizzato e commentato dal dott. Tullio Bazzi per l’Archivio Storico Lombardo: Giornale della Società Storica Lombarda alla fine del 1800.